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Tac 3d dentale

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La salute orale passa anche per una diagnosi approfondita e precisa. Ecco perché la tomografia computerizzata, comunemente chiamata TAC dentale, è diventata uno strumento indispensabile nella valutazione preliminare di molti trattamenti odontoiatrici. Grazie a questa tecnologia avanzata è possibile ottenere immagini tridimensionali dettagliate di denti, ossa mascellari e strutture circostanti, consentendo una pianificazione accurata e sicura delle cure. In questo articolo scopriamo quando è indicata, come funziona e perché può fare davvero la differenza.

Cos’è la TAC Cone Beam?

Immagina di poter osservare denti, mascelle e articolazioni come se fossero davanti ai tuoi occhi, in tre dimensioni, con una nitidezza sorprendente. È esattamente ciò che permette di fare la TAC Cone Beam, una tecnologia radiologica avanzata, progettata appositamente per l’odontoiatria.

A differenza della TAC medica tradizionale, che viene utilizzata per indagini su larga scala, la Cone Beam CT (CBCT) utilizza un fascio di raggi X a forma conica per acquisire in pochi secondi un’immagine volumetrica dell’area da esaminare. Il risultato è un’immagine 3D ad altissima risoluzione che evidenzia con estrema precisione denti, ossa mascellari, articolazioni temporo-mandibolari e tessuti molli.

Tac 3d

Perché è così utile?

Questa metodica è diventata essenziale in odontoiatria per diverse ragioni:

  • Diagnosi accurata: consente di identificare problematiche invisibili alle radiografie bidimensionali, come microfratture dentali, granulomi, cisti o alterazioni ossee precoci.

  • Pianificazione implantare: fornisce una mappa chiara della struttura ossea, della densità ossea e della posizione dei nervi, rendendo possibile un posizionamento degli impianti più sicuro e personalizzato.

  • Ridotta invasività: grazie alla visione tridimensionale, è possibile ridurre al minimo l’intervento chirurgico, con vantaggi in termini di dolore, tempi di recupero e conservazione dei tessuti.

  • Supporto per la gnatologia: l’analisi dell’articolazione temporo-mandibolare permette anche di intervenire su problemi posturali legati alla malocclusione o a disfunzioni cranio-mandibolari.

  • Documentazione digitale: le immagini ottenute sono esportabili in formati digitali, pronti per la consultazione, il confronto e l’archiviazione nel piano di cura del paziente.

Massima sicurezza per il paziente

Un grande vantaggio della TAC Cone Beam è la bassissima esposizione ai raggi X, circa 30-60 volte inferiore rispetto a una TAC tradizionale. Inoltre, il fascio conico si concentra solo sull’area da esaminare, evitando l’irradiazione di tessuti non coinvolti. Questo rende l’esame sicuro anche in caso di ripetizioni o monitoraggi nel tempo.

Comfort ed ergonomia

Il design dell’apparecchio è pensato per essere comodo, accessibile e rapido. Il paziente può eseguire l’esame stando in piedi o seduto, guidato passo passo dal personale. L’esame dura solo pochi secondi e richiede soltanto di mantenere la testa ferma per il tempo necessario alla scansione.

Sicurezza e preparazione alla TAC Cone Beam

Quando si parla di esami radiologici, è naturale chiedersi quanto siano sicuri. La TAC Cone Beam, pur utilizzando raggi X, è considerata una delle metodiche più sicure oggi disponibili in campo odontoiatrico.

Esposizione alle radiazioni: davvero minima

La dose di radiazioni emessa da una TAC Cone Beam è molto inferiore rispetto a quella di una TAC medica tradizionale. In termini pratici, l’esposizione è paragonabile a quella di poche radiografie endorali standard, ma con il grande vantaggio di fornire un’immagine tridimensionale completa e dettagliata.

Misure di sicurezza adottate

Per garantire la massima sicurezza al paziente, vengono sempre messe in atto misure preventive rigorose:

  • Valutazione personalizzata del caso: la TAC viene prescritta solo quando è realmente utile, evitando così qualsiasi esposizione non necessaria.

  • Dispositivi di protezione: durante l’esame vengono utilizzati grembiuli piombati e collari tiroidei per proteggere le zone più sensibili.

  • Tecnologia di ultima generazione: gli apparecchi utilizzati sono progettati per ridurre al minimo l’emissione di radiazioni, senza comprometterne l’efficacia diagnostica.

Quando è meglio evitarla?

In alcune situazioni specifiche, l’esecuzione della TAC Cone Beam viene valutata con particolare attenzione:

  • Gravidanza: anche se le radiazioni sono minime, si preferisce evitare l’esame, salvo casi di stretta necessità.

  • Condizioni mediche particolari: in presenza di patologie o terapie in corso, si valuta con il paziente l’effettiva utilità dell’esame e si procede solo dopo un’attenta analisi rischio-beneficio.


Come prepararsi a una TAC Cone Beam

Cosa aspettarsi prima e durante l’esame

L’esame è semplice, rapido e non invasivo. Non sono richieste preparazioni particolari, ma è importante seguire alcune indicazioni pratiche:

  • Durata: l’intera procedura dura pochi minuti.

  • Oggetti metallici: è necessario rimuovere collane, orecchini, occhiali e protesi mobili prima dell’inizio.

  • Comfort: il paziente può restare seduto o in piedi a seconda della macchina utilizzata, mantenendo semplicemente ferma la testa per il breve tempo della scansione.

Risultati in tempo reale

Uno dei grandi vantaggi della TAC Cone Beam è la disponibilità quasi immediata delle immagini. Ciò consente, nella maggior parte dei casi, di analizzare i risultati e pianificare insieme il trattamento già nella stessa seduta, con rapidità ed efficienza.

Quando è necessaria la TAC dentale?

La TAC dentale Cone Beam non viene prescritta di routine, ma è fondamentale in una serie di casi specifici in cui la visione tridimensionale offre un vantaggio diagnostico o operativo importante.

Tac 3d dentale

Le situazioni più comuni in cui è indicata:

  • Pianificazione di impianti dentali: per valutare quantità, qualità e densità dell’osso disponibile, individuare strutture anatomiche da evitare (come i nervi o il seno mascellare) e definire il punto preciso d’inserimento dell’impianto.

  • Chirurgia orale complessa: come l’estrazione di denti inclusi o del giudizio in posizioni difficili, dove è fondamentale conoscere l’esatta posizione del dente rispetto alle radici e ai nervi.

  • Endodonzia avanzata: in presenza di denti con anatomia radicolare complessa, granulomi, fratture non visibili con radiografie 2D, o trattamenti canalari da revisionare.

  • Ortodonzia e gnatologia: per analizzare la posizione delle ossa mascellari, le articolazioni temporo-mandibolari e valutare eventuali disfunzioni dell’occlusione.

  • Diagnosi di patologie ossee: cisti, tumori, infiammazioni profonde o lesioni sospette richiedono una visualizzazione tridimensionale per essere correttamente inquadrate.

La TAC Cone Beam viene quindi utilizzata solo quando davvero utile, per evitare esami inutili e garantire il massimo beneficio diagnostico al paziente.


Differenze con altri esami radiologici

In odontoiatria si utilizzano diversi tipi di esami radiologici. Ognuno ha un ruolo ben preciso, ma la TAC Cone Beam si distingue per completezza e precisione.

1. Radiografie endorali (periapicali)

  • Offrono una visione dettagliata di 1-2 denti.

  • Ottime per carie, infezioni o controlli localizzati.

  • Limitazione: visione solo bidimensionale e limitata.

2. Ortopantomografia (panoramica dentale)

  • Mostra entrambe le arcate dentarie in un’unica immagine.

  • Utile per una panoramica generale dello stato dentale.

  • Limitazione: distorsione dell’immagine e mancanza di profondità.

3. TAC Cone Beam (CBCT)

  • Fornisce immagini tridimensionali ad alta risoluzione.

  • Visualizza denti, osso, articolazioni, nervi e seni mascellari con precisione millimetrica.

  • Vantaggio principale: possibilità di ruotare, ingrandire e sezionare virtualmente ogni struttura, offrendo una visione completa e dettagliata.

Mentre le radiografie tradizionali restano strumenti utili per controlli di base, la TAC Cone Beam è insostituibile nei casi complessi, quando è richiesta un’analisi completa, tridimensionale e personalizzata del cavo orale.

Tac denti 3d

La tecnologia al servizio del paziente: l’impegno dello Studio Sorrisi

Allo Studio Sorrisi mettiamo al centro il benessere del paziente, e per farlo investiamo costantemente in strumentazione diagnostica all’avanguardia, come la TAC Cone Beam 3D. Questo ci consente di offrire valutazioni estremamente accurate fin dal primo appuntamento, evitando inutili perdite di tempo e garantendo interventi mirati, sicuri e personalizzati.

La tomografia computerizzata volumetrica che utilizziamo è pensata per offrire massima precisione con la minima esposizione alle radiazioni, in un ambiente confortevole, sicuro e supportato da personale altamente qualificato.

Ogni esame viene eseguito solo quando necessario, dopo una valutazione clinica attenta, nel rispetto della salute e delle esigenze del paziente. In pochi minuti siamo in grado di ottenere immagini tridimensionali dettagliate, che ci permettono di elaborare il miglior piano di trattamento possibile.

Contattaci: Teléfono: 0574 1746833 – Email: info@studiosorrisi.it

FAQ e domande frequenti

La TAC Cone Beam fa male?

No, l’esame è completamente indolore e non invasivo. Durante la procedura è sufficiente restare fermi per pochi secondi mentre l’apparecchio effettua la scansione. Non si avverte alcun fastidio.

Quanta radiazione assorbo con una TAC dentale?

La dose di radiazioni è molto bassa, inferiore a quella di una TAC medica tradizionale e paragonabile a poche radiografie dentali. Inoltre, allo Studio Sorrisi utilizziamo dispositivi moderni progettati per ridurre al minimo l’esposizione.

È necessario prepararsi in qualche modo prima della TAC?

Non è richiesta alcuna preparazione particolare. L’unica accortezza è rimuovere oggetti metallici come occhiali, orecchini o protesi mobili prima dell’esame.

Quanto dura l’esame con la TAC Cone Beam?

L’esame dura pochi minuti. L’intero processo, compreso il posizionamento e l’acquisizione dell’immagine, si completa in meno di 10 minuti.

Quando viene utilizzata la TAC Cone Beam?

Viene impiegata per valutare la struttura ossea in vista di impianti dentali, per pianificare interventi chirurgici, in caso di denti inclusi, cisti, lesioni complesse, o per analisi ortodontiche e gnatologiche.

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